L’alimentazione in gravidanza

L’alimentazione in gravidanza

La gravidanza è una condizione fisiologica che richiede un adeguamento nutrizionale sia qualitativo sia quantitativo. La salute e la buona alimentazione della mamma sono indispensabili anche per la salute del bambino. Bisogna prestare particolare attenzione all’alimentazione della futura mamma: esistono chiare correlazioni tra un’alimentazione squilibrata della madre e vari disturbi per la salute sia della madre stessa, sia del bambino. Un’alimentazione eccessiva può predisporre la mamma a sviluppare diabete gestazionale o un’ipertensione arteriosa durante la gravidanza, mentre il bambino rischia di nascere in sovrappeso (obesità neonatale). Viceversa, una scarsa alimentazione può favorire la nascita di un figlio sottopeso o con stati di carenza vitaminica. Quindi un’alimentazione equilibrata per qualità e quantità è di estrema importanza per la salute della mamma e del bambino.

“Essere in due significa mangiare il doppio!”….sbagliato! Essere in dolce attesa significa che aumenta il fabbisogno energetico e quindi le calorie che devono essere introdotte, ma ciò non si traduce in “mangiare per due”. È vero che durante la gravidanza la donna consuma più energie, sia per un innalzamento del metabolismo basale (ossia l’energia necessaria per l’espletamento delle attività di base dell’organismo come la funzione cardiaca e respiratoria, il mantenimento del tono muscolare, le secrezioni ghiandolari, ecc.) sia per l’aumentata sintesi di proteine necessarie per costruire nuovi tessuti, ma il fabbisogno energetico non si raddoppia a priori: la sua stima deve essere fatta individualmente e dipende dal BMI (Body Mass Index) pre-gravidico e dall’attività fisica svolta dalla gestante. In media, si calcola che durante la gravidanza la donna abbia bisogno di un supplemento della quota energetica di circa 300 kcal al giorno, valore che assolutamente non giustifica le “abbuffate” consigliate dalla tradizione. Tuttavia questa quota viene ridotta sia in caso di riduzione di attività fisica sia nel caso in cui la gestante ha un BMI pre-gravidico che indica sovrappeso.

La dieta durante la gravidanza deve tener conto, oltre che del fabbisogno calorico, anche di un adeguato equilibrio tra proteine, carboidrati e grassi. Nelle gestanti aumenta la richiesta di proteine, costituenti primari del corpo del bambino e della placenta. Bisogna privilegiare quelle ad alto valore biologico e quindi latte e latticini, carne, pesce e legumi. I grassi sono indispensabili poichè componenti principali per la costituzione delle membrane cellulari e per il trasporto di alcune vitamine liposolubili (A,D,E,K). Bisogna preferire i grassi derivanti dal pesce (acidi grassi polinsaturi), in particolare pesce azzurro ricco di omega 3 ed omega 6 indispensabili per un normale sviluppo del feto e per le funzioni neurologiche, e dell’olio di oliva (acidi grassi monoinsaturi). I carboidrati hanno prevalentemente la funzione di fornire energia. Vanno privilegiati i carboidrati complessi come pasta, pane, riso e altri cereali e le patate. Meglio ancora se si scelgono prodotti integrali: essendo più ricchi in fibre, apportano un maggiore senso di sazietà, regolano il picco insulinico, favoriscono un ridotto assorbimento di grassi e zuccheri e migliorano la regolarità intestinale. Le fibre, oltre che nei prodotti integrali, sono presenti anche in frutta e verdura che, per il loro apporto di acqua, sali minerali, vitamine e fibre non devono mai mancare nell’alimentazione della donna in gravidanza. Tra le vitamine, è particolarmente importante l’apporto di acido folico (il fabbisogno raddoppia) essenziale per la produzione di globuli rossi ( e quindi per prevenire il rischio di anemia nella mamma) e per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino (una sua supplementazione riduce del 20% il rischio di “spina bifida”). Tra i sali minerali riveste un’importanza notevole il ferro, il cui fabbisogno giornaliero anche raddoppia. Anche il fabbisogno di iodio e calcio aumentano: il primo per la sintesi degli ormoni tiroidei poichè la tiroide materna deve produrre ormoni sufficienti anche per il feto, mentre il secondo è indispensabile per lo sviluppo dello scheletro del bambino. Infine, ma non per ordine di importanza, c’è l’acqua: la donna in gravidanza deve bere almeno 2 litri di acqua al giorno per soddisfare il fabbisogno del feto e la produzione del liquido amniotico e, inoltre,  per combattere la stitichezza (molto frequente in questa condizione fisiologica).

L’alimentazione va cucita su misura in tutte le fasce d’età e nelle diverse condizioni fisiologiche…comprese quelle XL! 😉


 

Dott.ssa Giada Di Liberatore – Biologa nutrizionista